Come Mehdi Taremi potrebbe diventare un giocatore comunitario, facilitando così il suo trasferimento all’Inter.
Il futuro di Mehdi Taremi potrebbe prendere una svolta significativa grazie alla possibilità di acquisire la cittadinanza portoghese, un evento che permetterebbe all’Inter di tesserarlo come calciatore comunitario. Questa prospettiva, seppur complessa, è ancora nell’ambito del possibile. L’accordo tra l’attaccante iraniano e il club milanese prevede un trasferimento senza oneri di trasferimento dal 1 luglio 2024, coincidente con la scadenza del suo attuale contratto con il Porto.
L’iter burocratico in Portogallo
Secondo le ultime informazioni del quotidiano portoghese O Jogo, Mehdi Taremi ha avviato le pratiche per ottenere la cittadinanza portoghese, un processo che potrebbe facilitare il suo inserimento nell’Inter come giocatore comunitario. Arrivato in Portogallo nel 2019, l’attaccante ha da poco ottenuto il titolo di residenza permanente, un passo cruciale verso la naturalizzazione.
Le prospettive per l’Inter
Essere riconosciuto come cittadino portoghese potrebbe accelerare e semplificare notevolmente l’inserimento di Mehdi Taremi nell’Inter, evitando le restrizioni legate ai calciatori extracomunitari. Taremi ha stabilito solide radici in Portogallo, possedendo una proprietà a Vila Nova de Gaia e avendo un figlio nato nel paese, fattori che contribuiscono positivamente alla sua richiesta di cittadinanza.
Nonostante l’avanzamento delle pratiche, la domanda di cittadinanza verrà formalizzata solo all’inizio dell’estate presso l’Agenzia AIMA, ente che ha preso il posto del ‘Servizio Stranieri e Frontiere’ nel 2023. Il tempo stretto tra la presentazione della domanda e la necessità di depositare il contratto con l’Inter rende incerta la possibilità di completare tutto in tempo utile.
L’Inter segue con grande attenzione i progressi di Taremi verso la cittadinanza portoghese, un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per la sua futura carriera in nerazzurro. La situazione richiede pazienza e una certa dose di ottimismo, considerando le variabili burocratiche e i tempi tecnici non sempre prevedibili.
